I mangiatori di patate
I mangiatori di patate – Vincent Van Gogh ( 1885) Quando l’arte diviene un’urgenza interiore… Per Van Gogh, dipingere è sempre stata la risposta al suo bisogno di esprimere la realtà come egli la percepiva. Dopo aver trascorso un periodo nel Borinage, regione un tempo ricca di carbone, vivendo a contatto con i minatori del luogo e conducendo insieme ad essi un’esistenza difficile e miserabile, il pittore fu colto da una ‘’follia mistica’’, come lo accusarono le autorità religiose, che lo portò ad una conversione interiore. Costretto a ritirarsi in famiglia, fu grazie al fratello Theo che decise di dedicarsi interamente alla pittura. Da qui alla sua tragica morte passeranno all’incirca dieci anni, anni nei quali Van Gogh realizzò un numero considerevole di opere (circa 850). La sua velocità esecutiva divenne un’urgenza interiore per esprimersi in assoluta libertà, dominato interamente dai sentimenti. A lui, più che narrare e descrivere i fatti interessa il significato umano di ciò che rappresenta e come lo sente. Fedele al suo pensiero, le opere della sua prima fase sono incentrate sul mondo rurale, sulla vita dei poveri contadini e le loro fatiche. Esempio per eccellenza è la tela ‘’ I mangiatori di patate’’. Anche questo dipinto, come molti altri, è illustrato in una lettera del pittore al fratello Theo: >.
In una povera stanza, rischiarata dalla luce di una lampada a petrolio, alcuni contadini consumano il loro pasto serale: un unico piatto di patate e del caffè. La luce che proviene dall’alto, colpisce solo alcune zone della scena, provocando contrasti chiaroscurali molto accentuati, che caratterizzano ancora di più i volti, le mani nodose, le pieghe degli abiti che ormai sono consumati per il duro lavoro sotto il sole cocente o per il freddo invernale. I colori sono bruni, ma vengono ravvivati da macchie di luce qua e là; le forme sono sintetizzate in pochi tratti, ma che allo stesso tempo emanano una forza straordinaria. Gli occhi dei personaggi brillano di luce interiore, proprio quella luce che Van Gogh più di tutto voleva esprimere. Ognuno di loro, nonostante la povertà, è felice di quel poco che ha e di condividerlo insieme agli altri.
Annabella Ciardiello